mercoledì 7 marzo 2012

litfiba, grande nazione tour, forum di assago, 06-03-12



potrei lamentarmi di un sacco di cose. potrei lamentarmi del pubblico ignorante e maleducato che si presenta ai concerti solo per ubriacarsi come delle merde e dare fastidio agli altri. potrei lamentarmi dell'esclusione del capolavoro litfiba 3 dalla scaletta (a parte l'ovvia tex) o della sola ritmo #2 di mondi sommersi. potrei, ma non lo farò. perché? perché ho visto i litfiba dopo 14 fottuti anni che aspettavo.

partono subito con una pessima idea, quella di aprire il concerto con l'inutile singolo squalo. il pubblico si muove e canta ma è quando l'urlo "o' terremoooooooto" introduce dimmi il nome che inizia veramente il concerto. il gruppo è in forma strepitosa e questo si sentirà per tutte le due ore di durata del concerto, che si muoverà per tutto il tempo fra classici ed estratti da grande nazione.
pezzi come la title-track, fiesta tosta e soprattutto la mia valigia funzionano alla grande dal vivo e il pubblico risponde bene, anche se è sempre coi pezzi vecchi che si scatena il delirio.
dalla splendida prima guardia a tex passando per fata morgana e proibito fino alle obbligatorie cangaceiro, lacio drom, el diablo e gioconda è tutto un flusso unico di energia che si sprigiona dal palco, con in testa pelù in forma smagliante.

toccante come sempre la bellissima lulù e marlene, affiancata nel suo scavare nel passato da la preda e cane, uniche vere sorprese di un concerto che non stupisce ma funziona alla perfezione in ogni suo meccanismo.
si può discutere sulla genuinità di tutto questo come si può discutere dei, per la maggiorparte, pessimi seppur brevi discorsi di pelù tra un pezzo e l'altro. quello che però arrivava dal palco era energia vera che, a prescindere da cosa fosse a generarla, ha fatto muovere il culo a 10000 persone, e scusate se è poco.

tecnicamente nulla da eccepire, ghigo col suo suono stellare suona sporco e rock per tutto il tempo, la sezione ritmica non perde un colpo ed è precisa e potente, tastierista e chitarrista ritmico restano a fare il loro dignitoso lavoro (anche ai cori) che rinforza il suono del gruppo. nessun virtuosismo, non servono; solo semplice e puro rock.

e poi piero. piero pelù è un dio del palco. il primo riferimento che viene in mente è dave gahan: quando salgono sul palco catalizzano completamente l'attenzione del pubblico, non c'è scampo, gli occhi sono tutti per loro. pelù corre, salta, fa il pirla e canta in maniera strepitosa per tutto il concerto fino a quando, sulle ultime note di ritmo #2, a petto nudo prende la rincorsa da fondo palco e spicca un salto dal bordo gettandosi letteralmente sui fan a fare stage diving. ha compiuto 50 anni un mese fa.
genuinità o meno, concerti così non si vedono tutti i giorni, specialmente di gruppi provenienti da questa discarica di paese.

che sia per amore, che sia per denaro, STICAZZI. bentornati.


scaletta:

squalo
dimmi il nome
grande nazione
prima guardia
barcollo
fiesta tosta
la preda
luna dark
la mia valigia
brado
tex
anarcoide
lulù e marlene
gioconda
cane
cangaceiro

elettrica
fata morgana
sole nero
lacio drom

proibito
el diablo
spirito
ritmo 2#